Camping stagionale d’alta montagna “Il progetto”

CAMPING STAGIONALE D'ALTA MONTAGNA

Camping stagionale d’alta montagna “Tavole di progetto”.

Camping stagionale d’alta montagna “estratto relazione tecnico illustrativa”.

Ubicazione

La zona del Parco, interessata per la progettazione del “camping stagionale”, è collocata sul lato est e ad un’altezza di 1500 m. s.l.m. del Monte Volturino, adiacente alla “Pietra del Brigante”. Tale area è denominata dal regolamento del Parco come area “D”. Ad ogni modo,  è l’unica ad avere questa denominazione su tutta la superficie del monte e che si presta per tale intervento. Il progetto è stato ideato, nel rispetto delle rigide direttive in materia di tutela paesaggistica, emanate da “Rete Natura 2000”. Natura 2000 è una rete di siti di interesse comunitario (SIC), creata dall’Unione europea per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie animali/vegetali, considerati come prioritari dagli Stati membri dell’Unione Europea.

L’area di progetto

L’idea progettuale nel suo complesso è vincolata da una sorta di alveo. In realtà, non si tratta di un vero e proprio alveo di fiume o torrentizio, bensì il drenaggio del terreno sovrastante che favorito dal dislivello del terreno sottostante, forma un corridoio idrico. L’ampiezza di questo corridoio idrico, varia asseconda della consistenza delle precipitazioni della stagione invernale, fungendo così da habitat ideale per il tritone italiano, la rana dalmatica e la rana verde. Sostanzialmente, l’intera area di progetto è una distesa di prato e sterpaglia suddivisa da un corridoio idrico, dove a nord abbiamo la presenza di uno chalet e di un’altra costruzione non ultimata, ad ovest la strada principale e l’ingresso all’intero complesso, ad est ed a sud invece sono zone forestali non antropizzate.

Il progetto

All’area di progetto si accede da ovest, usufruendo della già esistente entrata allo chalet. Mediante dei grandi scivoli progettati a norma per persone con disabilità, (pensate anche per veicoli di emergenza e pulizia dei wc biologici), ci immettiamo all’interno dell’area “camping” e precisamente nel lato nord rispetto al corso d’acqua. Tale zona ospita i servizi igienici e le docce, entrambi di tipo prefabbricato. Inoltre è  caratterizzata da tredici gazebi, che fungono come delle grandi tende a protezione delle tende da campeggio vere e proprie:

  1. n. 2 gazebi (6,50m x 6,50m), adibiti al pronto soccorso di cui uno ospita l’attrezzatura medica, l’altro è riservato al personale addetto;
  2. n. 7 gazebi (8,50m x 8,50m), per ospitare quattro tende standard di misura 1,80m x 2,10m;
  3. n. 3 gazebi (6,50m x 6,50m), per ospitare due tende standard di misura 1,80m x 2,10m;
  4. n.1 gazebo (10,50m x 10,50m), allestito a spazio giochi per bambini.

Percorrendo un ponticello pedonale sovrastante il canale idrico, ci immettiamo sul lato sud del camping. Tale area è caratterizzata da un campo di pallavolo e da quattordici gazebi, anch’essi a protezione delle tende o attrezzature per il trattenimento:

  1. n. 7 gazebi (6,50m x 6,50m), per ospitare due tende standard di misura 1,80m x 2,10m;
  2. n. 6 gazebi (8,50m x 8,50m), per ospitare tende standard di misura 1,80m x 2,10m;
  3. n. 1 gazebo (10,50m x 10,50m), allestito a spazio giochi per adolescenti e adulti, quest’ultimo è collocato in linea col ponticello ed il gazebo per bambini, formando così l’asse principale di tutto il progetto.

Ad ogni modo, l’elemento principale su cui si identifica l’intero progetto è rappresentato da dei gabbioni strutturali. Tali gabbioni, vanno riempiti in loco con materiale del posto e sono costituiti da pietrame di pezzatura 90 – 180 mm e rete elettrosaldata con diametro di 0,04 mm. La scelta dei gabbioni è legata a molteplici motivi:

  1. il materiale non è invasivo ed essendo realizzati a secco, possono essere rimossi o spostati in qualsiasi momento;
  2. materiale prodotto in zona con spese di trasporto quasi nulle;
  3. realizzazione con manodopera locale;

Inoltre, sono utilizzati come base di supporto alle strutture dei gazebi e come delimitazione del canale idrico, proteggendo al contempo gli habitat presenti all’interno del canale stesso.

L’illuminazione

L’illuminazione è stata pensata per non disturbare gli habitat dI zona. E’ tenue e concentrata verso il basso, eliminando così ogni forma di inquinamento luminoso, estremamente negativo al passaggio dei coreotteri. In realtà non si usufruisce di un impianto elettrico, i faretti sono autonomi e funzionano ad energia solare, in modo tale che a fine stagione possono essere rimossi e conservati per la stagione successiva.

Conclusioni

Tuttavia, possiamo dire che l’idea progettuale per un camping stagionale d’alta montagna, è nata per soddisfare le esigenze religiose e socio-culturali, della popolazione marsicoveterese in un determinato periodo dell’anno. In realtà, l’obbiettivo principale è stato quello di far coesistere persone ed habitat naturali, nel rispetto delle norme in materia di tutela del paesaggio e direttive emanate da “RETE NATURA2000”. Ad ogni modo la fase progettuale, si è posta l’intento di creare una struttura non invasiva, non permanente ed economica rispetto ai costi/benefici.

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