Per legno strutturale s’intendono, tutte quelle essenze legnose che più si prestano per la costruzione di edifici. Fra le più comuni troviamo il pino, il larice, l’abete ed il castagno. Ad ogni modo, tutte specie arboree utilizzate a fini strutturali e rappresentanti quella che è l’arboricoltura italiana.
IL LEGNO STRUTTURALE: caratteristiche meccaniche e trattamenti
Caratteristiche meccaniche
Il legno in generale e più in particolare “il legno strutturale“, è un materiale dalle ottime caratteristiche meccaniche quando è sollecitato a trazione e compressione. Questo a motivo per il quale possiede un peso specifico che si aggira intorno ai 500kg/m3 (stagionato). Possiede inoltre, un’ottima elasticità ed una eccellente resistenza che può essere equiparata a quella dell’acciaio. Tutte caratteristiche che fanno del legno un materiale dalle alte prestazioni antisismiche. Tuttavia, la leggerezza e l’elasticità, sono le due proprietà che permettono a questo materiale, durante un evento sismico, di annullare la soglia di rottura del materiale stesso.
Trattamenti
Oggi a differenza del passato, le molteplici macchine a calcolo numerico che offre il mercato, facilitano i processi di produzione in rapporto agli archi temporali. Inoltre i tantissimi prodotti messi a disposizione dall’industria chimica, i trattamenti termici HT, i processi di acetilazione e di furfurilazione, conferiscono a questo materiale durabilità ed il raggiungimento dei valori delle classi UNI e REI inerenti alla resistenza al fuoco, agli agenti atmosferici ecc….
effetti del processo di acetilazione: stabilità dimensionale – riduzione igroscopica – aumento durabilità (classe 1).
effetti del processo di furfurilazione: aumento della rigidità del 15%∼ – aumento della durezza del 40%∼ – aumento della stabilità dimensionale del 40/50%∼.
Infine possiamo asserire che è soprattutto un materiale economico, rinnovabile, eco-sostenibile e si distingue per le seguenti caratteristiche prestazionali:
- isolante: termico, elettrico ed acustico
- igroscopico: in grado di assorbire le variazioni del tasso di umidità dell’ambiente
- organico: costituito dal 50% ∼ di carbonio – dal 42% ∼ di ossigeno – dal 6% ∼ di idrogeno – 1% ∼ di azoto – 1% ∼ altri elementi
IL LEGNO STRUTTURALE
Essenze legnose per sistemi costruttivi: “IL CASTAGNO”
Il castagno costituisce i boschi della prealpe e della bassa montagna. Ha chioma folta, il tronco raggiunge i 20 m. di altezza con diametro di 1 m. le foglie sono allungate e lucenti. Il legno è di colore gialliccio, simile a quello della quercia, ma alquanto più tenero con venature più distinte e raggi midollari meno estesi. La corteccia è liscia negli esemplari più giovani, rugosa e screpolata in quelli più adulti.
E’ un legno compatto ma poco flessibile, tende a muoversi e a spaccarsi, pertanto la sua qualità aumenta all’aumentare dei gradi di stagionatura. Tuttavia in passato veniva utilizzato per imitare legni come la quercia ed il noce, oggi trova impiego nella realizzazione di mobili, porte, infissi/serramenti, doghe per botti ecc… Pur non producendo una grande quantità di resina, il castagno è un legno appartenente alla categoria delle essenze dure, resistente all’umidità e come tale viene adoperato nel settore edilizio come legno strutturale.