INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA “Progetto di recupero del sottotetto per uso abitativo”

Recupero sottotetti

INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA SUL RECUPERO DEL SOTTOTETTO AD USO ABITATIVO

NORMATIVA

Gli interventi di recupero del sottotetto per fini abitativi, per rientrare all’interno dei parametri aero/illuminanti e di abitabilità,  possono prevedere sostanzialmente:

– variazione dell’ altezza del colmo di copertura (parte più alta della copertura a falde)

– modifiche all’altezza di gronda (parte più bassa della copertura a falde)

– modifica alle pendenze delle falde di copertura

– sopraelevazione o abbassamento dell’ultimo solaio dell’edificato

– realizzazione di porte, finestre, lucernari, abbaini e terrazzamenti

GLOSSARIO DEI TERMINI

  1.  “Altezza di gronda”: è l’altezza che va dal suolo alla gronda dell’edificio
  2. “colmo”: è la parte più alta di una copertura a falde
  3. “falda”: è una porzione di superficie di una copertura a spiovere
  4. “abbaino”: è una struttura architettonica costituita da una finestra posta in verticale e su coperture a falde inclinate. Serve per illuminare ed arieggiare le soffitte o i sottotetti
  5. “lucernario”: è una’apertura praticata su coperture piane e a spiovere, per illuminare e arieggiare gli ambienti sottostanti
  6. “finestre a bocca di lupo”: è un’apertura praticata di solito in ambienti seminterrati o interrati, ma è anche un’ottima soluzione nel recupero dei sottotetti, come integrazione alle aperture in falda

Le regioni hanno il compito di regolare gli interventi suindicati, tuttavia, tali interventi, prevedendo potenzialmente la variazione dell’altezza del colmo di copertura, con conseguente aumento del volume dell’edificio, o l’apertura di nuove finestre con conseguente modifica dei prospetti, rientrano nella categoria degli interventi di ristrutturazione edilizia di tipo pesante. Ad ogni modo, normati dall’ art. 3 (L) D.P.R. 380/2001 e dalla tab. A del d.l.g.s. 222/2016, sempre nel rispetto di particolari direttive emanate dalle regioni o dai P.R.G. locali. Per quanto concerne invece i titoli abilitativi, tali interventi sono sottoposti a SCIA (segnalazione certificata inizio attività).

TABELLE RIASSUNTIVE

Recupero del sottotetto

Analisi progettuale

L’esempio progettuale contenuto in questo articolo, rappresenta un sottotetto appartenente ad una costruzione residenziale, ubicata in area rurale della Regione Basilicata (zona climatica “E”).

Per soddisfare determinati standard abitativi, le norme vigenti in materia di recupero dei sottotetti ad uso abitativo, esigono il raggiungimento di parametri edilizi, riconducibili principalmente al rapporto aero/illuminante ed all’altezza media ponderale. Nella maggior parte dei casi  per il raggiungimento di tali parametri, si sottraggono mq alla superficie totale del sottotetto, pertanto, il progetto in questione, si pone l’obbiettivo principale del riutilizzo in parte dei mq sottratti, mediante la realizzazione di spazi a muro (armadi, ripostiglio e vani tecnici). 

L’esempio progettuale in analisi, si presenta come un unico ambiente di mq. 121,65, privo di aperture se non quella di accesso, posta a sud ad un’altezza di ml. 3,23 e raggiungibile mediante una scala mobile. Lo spazio interno è costituito da due volumi, nel primo l’altezza maggiore equivale a 3,00 m. (intradosso di colmo) e quella minore è uguale a 1,15 m. (linea di gronda o h. min. parete), nel secondo volume l’altezza maggiore è di 2,60 m. mentre quella minore è di 1,15m. Dal calcolo delle superfici risulta allo stato attuale, un’altezza ponderale di ml. 2,075 per il primo volume, e di ml. 1,88 per il secondo volume, con un rapporto aero/illuminante di 0,033 per l’intera superficie.

L’  art. 4 L.R. n. 8/2002  della Regione Basilicata, stabilisce che l’altezza minima ponderale non deve essere inferiore a 2,20 ml. con un rapporto aero/illuminante uguale ad 1/10 tra superficie trasparente e superficie immobile. Ad ogni modo, i valori inerenti all’altezza ponderale, sono stati raggiungibili con la realizzazione di tramezzature interne sul lato est ed ovest, aumentando così le altezze delle pareti minori con conseguente raggiungimento delle norme in materia. Al contempo, considerata  l’esposizione solare e la pendenza delle falde di copertura (18,5°), si è optato per la realizzazione di lucernari, preferiti in questo caso agli abbaini ed alle finestre a bocca di lupo.

Il Recupero dei sottotetti

L’accesso al sottotetto si è mantenuto sul lato sud, con la progettazione di una scala in muratura e la sostituzione della porta già esistente con una porta/finestra. Tuttavia, tale accesso immette direttamente nel vano pranzo/soggiorno di mq 25,25, adiacente alla cucina di mq 7,00 e diviso da quest’ultima mediante una parete a vetro con doppia anta, assicurando al contempo una certa continuità spaziale. La prima camera della zona notte è stata ricavata sul versante nord-ovest e misura mq. netti 10,30. La seconda camera invece, occupa per intero tutta l’area del primo volume del sottotetto, ed è stata ricavata sul versante nord-est con una superficie netta di mq. 23,95. In questo ambiente a differenza degli altri appartenenti al volume con altezza minore, si è trovato lo spazio per la realizzazione di un balconcino non aggettante, evitando così i lucernari a soffitto.  Ad entrambe le camere ed al w.c. di mq. 8,35, vi si accede grazie ad un disimpegno posto nella parte centrale del sottotetto. 

  Tavole progettuali

Vedute prospettiche interne

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